Categoria: 125cc Easykart
Nella tradizione Easykart ormai pluriennale la 125, oltre ad essere stata la prima categoria del progetto nel 2002, è sempre stata anche la più incerta e sorprendente, e tale caratteristica si è confermata puntualmente anche a Siena 2018 a cominciare dalle prove di qualificazione.
Si aggiudica infatti il trofeo Alpinestars uno dei rookies della stagione 2018, Daniele Tassone, autore del tempo migliore in 43”790 davanti ai compagni di squadra Emilia Kart Paolo Orsini (43”893) e Riccardo Pollastri quarto. Terzo tempo infatti è per Andrea Fersini (Quirci RT) mentre Ruga (Feroce), Girotti (AW by Schirosi) e Serafini (Abruzzo Karting) precedono il migliore degli sfidanti stranieri cioè il panamense Juan Diego Mendez (Emilia Kart). Decimo il venezuelano Cipriani (TMK by Gasparoli) e sedicesimo il russo Alexander Vorobyev in appoggio all’Abruzzo Karting mentre il colombiano Alejandro Luengas si è visto cancellare i tempi in sede di verifica.
Le condizioni della pista nella giornata di sabato se da un lato non vanno a scombinare i favoriti dall’altro aprono il ventaglio dei possibili outsiders: la mattina Tassone prosegue a sfruttare la sua ottima condizione e sfruttando una buona partenza conduce per oltre metà gara quando nel breve spazio di un giro è terzo dietro a Ruga e Pollastri. Il tracciato che va migliorando non lo aiuta a tenere il passo dei primi due ma d’altra parte è anche ben lontano dalla coppia Orsini-Serafini che si contende la casella pari nella seconda fila dello scacchiere di partenza della manche successiva. Oscar della malasuerte invece per Fersini che nel giro di formazione si ritrova col suo motore BMB ammutolito prima del tornante sinistro con nessuno degli avviamenti a spinta che va a buon fine e la casella numero 28 della manche due che già lo attende. Tornando alle vicende di gara è Serafini che ha la meglio su Orsini proprio negli ultimi due giri nei quali tutti staccano il proprio record personale di gara per via della pista che va asciugando. Buon sesto è Giorgio Piratoni (MP3) con il giro veloce da parte del vincitore Ruga in 53”756 con la bandiera a scacchi in mano. Ottavo conclude il russo Vorobyev evidentemente a suo agio in queste condizioni davanti a Mendez e Alfonso D’Eugenio (Abruzzo Karting) con Luengas ventesimo che recupera otto posizioni.
Seconda manche nettamente più difficile dal punto di vista dell’asfalto bagnato ma non per i primi: Pollastri sale subito in cattedra con una partenza da manuale e si trascina alle spalle Ruga solo dopo che il brianzolo è riuscito a passare il sempre più volitivo Tassone al secondo giro. Se per i primi due la pratica è archiviata, penalità di 5 secondi a Ruga e giro veloce in 55”565 compresi, così non è per le altre posizioni: un gagliardo Bernasconi (Speed Revolution) si fa presto largo ed è terzo già al sesto giro mentre Orsini riesce a superare il compagno di colori Tassone giusto a metà distanza. Sesto posto per Piratoni che precede Mendez ed un positivo Marco Sertore (Noalladroga) seguito da Vorobyev.
Nuovo giorno e nuovo meteo per la pre-finale che darà i connotati definitivi allo scacchiere di partenza della finale: scatto felino sempre di Pollastri che stavolta dura poco perché già dal secondo giro è Ruga ad involarsi verso la casella numero uno della finale con il riccioluto della Emilia Kart che lo segue a mezzo secondo sul traguardo. L’episodio chiave si verifica all’inizio del dodicesimo passaggio quando il terzetto targato Reggio Emilia perde Tassone che alla staccata del primo tornante prende l’unica striscia di asfalto ancora bagnata e parte in testa-coda senza poter fare null’altro che rientrare in gara in nona posizione. Da qui inizia una decisa rimonta che gli darà la sesta posizione sul traguardo ed il giro veloce sotto la bandiera a scacchi in 44”124. Con Tassone attardato Orsini riesce a farsi sotto fino a mezzo secondo da Pollastri ma niente di più al contrario di Bernasconi e Serafini che escono invece dal gruppo. Bella gara da parte di Alessandro Girotti (AW racing) che conclude settimo con un +2 rispetto al via ma soprattutto ben inserito nel gruppo dei migliori davanti a Mendez ottavo con Cipriani decimo e fuori gara Sertore al tredicesimo giro. Piccolo giallo in fase di pesatura con Ruga che leggendo il quadrante della bilancia rimane basito essendo evidentemente troppo basso il valore: dopo essersi ben centrato però sul piatto della pesa rientra nel valore minimo come avevano ben valutato nella sua squadra. Dramma invece per Piratoni che in sede di verifica viene squalificato e pertanto collocato ultimo sullo scacchiere di partenza.
Dal punto di vista dello spettacolo sportivo la finale è stata sicuramente il migliore dei modi che si poteva scegliere per chiudere la stagione delle gare. Per la terza volta su quattro ci sono in prima fila Ruga e Pollastri con il primo nella posizione al palo e sarà l’elemento determinante perché a differenza di quanto accaduto il giorno prima stavolta Pollastri brucia troppo presto il semaforo e dopo aver condotto due tornate viene comunque superato da Ruga. E proprio mentre la coppia Pollastri-Orsini cerca di tirarsi la scia per recuperare su Ruga la direzione gara espone il cartello dei 10 secondi di penalità al vincitore del 2016 che non si demoralizza anzi scatena la furia agonistica cercando di recuperare il più possibile. Una gara molto più tirata di tutte le altre del weekend visto che si perde per strada Vitali (CKC) nel corso del primo giro, Bonacini (Imola MTS) all’ottavo e lo sfortunato Piratoni al diciassettesimo. Alle spalle dei primattori si è vista un’ottima partenza anche da parte di Girotti che ha occupato autorevolmente il quarto posto per i primi nove giri prima di cedere al vincitore del trofeo nazionale Serafini. Prima però, al quinto giro, abbiamo avuto uno degli episodi di gara che hanno influito sull’ordine d’arrivo: in uscita dal tornante centrale corpo a corpo tra Tassone e Bernasconi con il primo che percorre qualche decina di metri totalmente fuori pista sull’erba e rientra ottavo dietro a Caralla mentre Bernasconi è penultimo davanti a Costanzia. Privo della possibilità di compiere miracoli si deve accontentare di finire ventunesimo dietro a Niccolò Decaro (Emilia Kart) …ma il bello deve ancora arrivare.
Proprio mentre Pollastri sembra perdere contatto da Ruga si fa sotto Orsini mentre sullo sfondo delle inquadrature compare spesso la sequenza Serafini, Girotti, Lucchese, Tassone e Mendez. Al giro numero 17 Orsini rompe gli indugi e sfila Pollastri e dopo aver seguito come un ombra Ruga per un solo kilometro lo supera al tornante della casetta alla fine del 18mo passaggio e contemporaneamente recupera tutta la freddezza di cui dispone perché Pollastri al giro dopo supera Ruga favorendo così il riavvicinamento di Serafini, Tassone (giro veloce in 43”968), Girotti e Lucchese mentre Mendez ha mollato il colpo. All’inizio dell’ultimo giro i primi otto sono di fatto muso-contro-coda e forse l’unico che ha un piccolo vantaggio a suo favore è proprio Orsini che fa un giro capolavoro davanti ai suoi cinque contendenti (anche Lucchese li ha ormai lasciati andare) con Tassone che quinto sul traguardo del 19mo giro si presenta quarto alla staccata della casetta in attacco su Ruga e Pollastri: l’inquadratura di fronte è un’immagine semplicemente mozzafiato grazie anche all’effetto schiacciamento del teleobiettivo con sei Easy che vanno ad affrontare contemporaneamente la frenata. Orsini va a vincere su Tassone, Pollastri (+10”) e Ruga che va quindi a podio, Serafini, Girotti, Mendez, Lucchese e Fersini ottavo in recupero dalla casella di partenza numero 20, nono Vorobyev, decimo Andrea Torello, quindicesimo Luengas e dietro di lui Sertore a sua volta in recupero di ben 10 posizioni.